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Blog a cura di Mimmo Fuggetti

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mercoledì 28 novembre 2012

IL SOSPETTO

di Thomas Vinterberg.
Con Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Annika Wedderkopp, Lasse Fogelstrøm, Susse Wold, Anne Louise Hassing, Lars Ranthe, Alexandra Rapaport, Ole Dupont.
Durata: 115 minuti - Danimarca

Non è facile per noi spettatori tenere a bada la tensione quando si parla di un film di Vinterberg. Il regista danese sembra discostarsi dalle sue precedenti opere per approdare ad un cinema che ricorda quello del canadese Cronenberg. C'è un virus letale che si aggira per le strade di una piccola cittadina danese e la prima vittima sembra essere Lucas (uno straordinario Mads Mikkelsen, premiato come miglior attore protagonista al 65° festival di Cannes). 
Lucas è un uomo sulla quarantina, divorziato, e la sua ex moglie non vuole fargli vedere suo figlio, l'adolescente Marcus. Lavora in un asilo nido locale e ha da poco iniziato una relazione con una sua collega, ma proprio quando tutto sembra andare per il meglio, iniziano i problemi. Una bambina, Klara, figlia dei suoi più cari amici, insinua qualcosa di orribile nei confronti di Lucas e la direttrice dell'asilo nido comincia a sospettare del protagonista. Le accuse di pedofilia nei confronti di Lucas si diffondono e il virus entra in circolazione, contagiando tutta la città. La vita di Lucas diventa un vero e proprio inferno. L'uomo non ha più relazioni sociali, viene cacciato via dai supermercati, picchiato a sangue da quelli che un tempo si definivano suoi grandi amici. 
Arrivato 14 anni dopo Festen, Il sospetto si presenta come un opera scritta e diretta con una precisione quasi chirurgica. La grandezza dell'opera sta nel fatto che non sfocia mai nel banale, neanche quando la bambina comincia a mentire su Lucas. L'assunto è quello che tutti conoscono "i bambini non mentono mai", ma Vinteberg ci mostra l'antefatto per evitare ogni dubbio sul protagonista: Lucas è innocente, lo sa lui e lo sappiamo noi. Il regista danese compie una sorta di miracolo cinematografico, chiedendo aiuto al suo pubblico per il protagonista, ingiustamente accusato e tagliato fuori da tutte le attività sociali, restando sempre più isolato e a convivere con il suo dolore. La calunnia si è fatta cancro, Lucas è un mostro. Un pedofilo.
Vinterberg ci prende per mano e decide di mostrarci uno spaccato di attualità struggente. La macchina da presa non è distante dallo sguardo del protagonista, i suoi occhi possono essere i nostri e viceversa. Ciò che appare sul grande schermo è una verità conseguenziale ad una bugia, un contrasto emblematico nella storia del cinema che questa volta da vita ad un vero e proprio capolavoro. Semplicemente strepitoso!

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