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Louis Lumière

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Blog a cura di Mimmo Fuggetti

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lunedì 19 marzo 2012

QUASI AMICI

Un film di Olivier Nakache, Eric Toledano.
Con François Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Clotilde Mollet, Audrey Fleurot.
Commedia, durata 112 min. - Francia 2011.



Siamo alle solite: Intouchables viene riproposto in Italia con il titolo Quasi Amici (titolo che non rende minimamente il senso dell'opera). Philippe e Driss sono due tipi intoccabili. Il primo perché non vuole essere considerato paraplegico, non ha bisogno della compassione della gente. Driss, da parte sua, appena uscito di prigione, si presenta subito al pubblico come un tipo riservato, scortese e dai modi di fare stravaganti. Quando Philippe assume Driss come suo badante prende piega il ritmo incalzante del film di Nakache e Toledano. L'opera racconta una doppia rinascita: dalla ormai rassegnazione di Philippe costretto a vivere su una sedia a rotelle e senza una donna da avere accanto, alla possibilità di una vita migliore per Driss che, dopo il tempo passato dietro le sbarre, vede aprirsi un varco per una rinascita sociale attraverso il suo nuovo "quasi amico". L'elemento che consentirà tale rinascita ai protagonisti sarà l'umorismo.
La storia vera che viene riportata sul grande schermo dell'amicizia tra i due personaggi, funziona per la scelta stilistica di non rappresentare i disagi in forma drammatica. Nakache e Toledano avvisano gli spettatori di lasciare i loro fazzoletti a casa questa volta.
Gli sport estremi, la musica classica e la pittura vengono parodiati da Driss e Philippe. C'è tempo per le risate, il funky, le corse esplosive con la Maserati e viene invece finalmente a mancare il vero approccio della società con i disabili (sia fisici che sociali).
L'opera sembra ricordare Profumo di donna, dove Gassman (o Al Pacino) nonostante fossero ciechi, riuscivano a far vedere con occhi diversi la realtà al ragazzo che badava a loro. In questo caso si assiste ad un procedimento inverso: sarà proprio Driss che attraverso i suoi modi di fare e il suo approccio alla vita, riuscirà a tirar fuori il meglio di Philippe sbloccandolo dalla sua angoscia e dalle sue paure nel relazionarsi con la gente.
E' questa dunque la storia che ha sbancato il botteghino francese (20 milioni di spettatori, 170 milioni di euro incassati) e che ci dimostra quanto sia la società stessa ad avere un handicap, curabile (forse???) attraverso il mezzo cinematografico.

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