La mia invenzione è destinata a non avere alcun successo commerciale.

Louis Lumière

Cerca recensione

Benvenuti su CineCritica!

Uno spazio su cui leggere le recensioni di nuove e vecchie pellicole uscite in sala.
Blog a cura di Mimmo Fuggetti

TORNA ALLA HOME PAGE

martedì 25 ottobre 2011

THE SOCIAL NETWORK: MI PIACE!

Cominciamo: un ragazzo e una ragazza, seduti in un pub, due birre, tanti dialoghi che catturano l'attenzione dello spettatore nonostante l'elevato tempo di conversazione. E' questo l'inizio di "The Social Network" che induce a chiederci se si tratta di amicizia o qualcosa di più tra i due personaggi. Il ragazzo è colui che possiamo identificare come una delle figure più importanti dell'ultimo decennio: Mark Zuckerberg (inventore di Facebook). Avevamo lasciato Fincher col suo Benjamin Button che maturava divenendo sempre più piccolo, qui il protagonista col passare del tempo sembra maturare sempre meno lasciandosi trasportare dagli eventi e non considerando altri aspetti importanti della vita (vedi, la sua amicizia con il co-fondatore Edoardo). In questo viaggio di controversie illegali, il giovane Mark incontrerà persone pronte ad appoggiare ogni sua iniziativa pur di ricavarne profitti economici. Questo lo condurrà alla fama e alla ricchezza, ciò nonostante il protagonista non si sentirà mai del tutto soddisfatto della sua vita cercando più volte di "chiedere amicizia" alla persona che gli sta più a cuore e che lui stesso ha allontanato. Un film decisamente riuscito questo di Fincher, che raccoglie: una fantastica colonna sonora (che sembra a tratti far alzare gli spettatori dalle sedie e cominciare a ballare a ritmo di musica), un cast azzardato ma decisamente convincente, ma soprattutto ottima la scelta del soggetto. Una storia assolutamente attuale che non solo informa gli spettatori su quanto accaduto al protagonista e su come nasce il fenomeno mondiale di Facebook, ma dobbiamo aggiungere che a questi elementi si affianca anche l'impegno di Fincher a dover affrontare qualcosa di completamente innovativo. Infatti, viviamo in un'era dove ormai, al cinema, troviamo citazioni e rifacimenti, per questo motivo dobbiamo rendere merito a questo ottimo regista che non si lascia trasportare dalla massa ed è riuscito in questo caso a sfornare un capolavoro originale e senza precedenti. "Non si può andare in giro con un cartello mostrando il proprio stato sentimentale". L'idea di Mark di inserire tutte le motivazioni per cui la gente si iscrive in rete è a dir poco geniale. Ed è proprio il genio del protagonista che si collega al nostro autore: storie attuali, che tutti noi vogliamo conoscere e vivere in prima persona. "A cosa stai pensando Fincher?" forse a portare al cinema ciò che Zuckerberg ha portato sul web? Infatti è proprio questo che fa di "The Social Network" un capolavoro: convergere il cinema al web riportando ancora una volta sul grande schermo quella linea sottile tra finzione (realtà virtuale) e realtà, proprio come sta accadendo a tantissima gente che ormai "vive" sul web. A Fincher: "mi piace" questo elemento.

Nessun commento:

Posta un commento